Tutti a Milano, produttori e consumatori, per difendere il settore primario, l’economia, l’occupazione giovanile, il territorio, il made in Italy

Con un – 20% del prezzo del latte pagato ai produttori, con i costi di produzione in aumento, il comparto non può reggere: aiutiamo le nostre aziende agricole zootecniche ad avere il reddito necessario per sopravvivere, chiediamo ai consumatori  ed ai cittadini di affiancare e sostenere i produttori agricoli

In questi ultimi anni di grande crisi economica, di continue perdite di posti di lavoro per chiusure di aziende ormai fuori dal mercato per svariati motivi, uno degli unici settori ad attrarre investimenti, facendo nascere nuove aziende in gran parte costituite da giovani imprenditori, con nuove tecnologie produttive e con l’intento di continuare e migliorare nella produzione di alimenti di alta qualità, riconosciuta ed apprezzata in Italia e nel mondo intero, è stata l’agricoltura.
Il settore primario ha rialzato la testa, tornando ad essere valutato in positivo dall’opinione pubblica e dai cittadini/consumatori, che hanno capito l’importanza di acquistare e consumare prodotti italiani, avendo la garanzia di avere sulle proprie tavole prodotti di alta qualità, sani, genuini, controllati con attenzione dagli organismi deputati;
in questo modo, con questo patto sottoscritto tra produttori e consumatori, sotto l’egida di Coldiretti, si è consentito di salvare il territorio, di creare occupazione soprattutto giovanile, di dare ossigeno all’economia ed alla bilancia dei pagamenti con la limitazione delle importazioni e l’aumento delle esportazioni, di produrre in Italia alimenti di alta qualità sia per il mercato interno che per quello internazionale.
Dopo alcuni anni percorsi in questa direzione, con un trend discretamente positivo, in queste ultime settimane è arrivata la mazzata da parte delle industrie lattiero-casearie, che hanno ridotto di oltre 10 centesimi al litro il pagamento del latte alla stalla, passato da 0,44/045 euro a 0,34/0,35 euro, importo ampiamente sotto il costo di produzione del latte stesso;
l’effetto di tale incredibile ed inspiegabile ribasso della remunerazione del latte – se non corretto rapidamente – provocherà effetti devastanti nel settore zootecnico e nell’indotto ad esso collegato, costringendo migliaia di aziende a chiudere i battenti, creando decine di migliaia di disoccupati ed impedendo di continuare le a produrre le grandi specialità alimentari apprezzate in Italia e nel resto del mondo.

Ecco perché il cittadino consumatore, venerdì prossimo 6 febbraio, dovrebbe manifestare il proprio disappunto per questa incresciosa situazione, sfilando fianco a fianco con i produttori agricoli zootecnici nelle vie del centro di Milano e confluendo in Piazza Affari dove la Coldiretti Nazionale e Regionale illustrerà il dettaglio della situazione venutasi a creare nel comparto zootecnico e proporrà le proprie soluzioni per salvare l’economia agricola del nostro Paese;
vi aspettiamo numerosissimi per aiutarci a salvare le nostre aziende agricole, promettendovi di continuare a produrre quel cibo, quegli alimenti tanto speciali, sani, genuini, garantiti, tanto familiari e graditi sulle vostre tavole, che fanno dire al mondo intero che il cibo italiano è ineguagliabile: non priviamoci di questo grande privilegio.