21 Gennaio 2025
Frazionamento fondiario in montagna, bene il bando regionale per affrontare la questione

SONDRIO – Un bando sulle associazioni fondiarie per agevolare l’aggregazione delle proprietà e contrastare l’abbandono dei terreni montani. Un annuncio, quello giunto ieri dall’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi, recepito positivamente da Coldiretti Sondrio: verrà aperto nel 2025 con l’obiettivo di poter risolvere o mitigare il problema di frazionamento e abbandono. “Un altro impegno compiuto – ha detto l’assessore - è stato finanziare gli interventi sull’agricoltura montana, secondo quanto prevede la legge 31". Annunciata entro marzo anche la copertura vaccinale per la Blue Tongue, il morbo che aveva preso d’assedio diverse province dell’alta Lombardia (in particolare i vicini territori lariani e orobici) nell’ultimo scorcio dell’estate scorsa: solo il sopraggiungere dei primi freddi era riuscito a imporre una tregua di fatto, fermando la diffusione del moscerino-vettore che gli allevatori temono possa riaffacciarsi con l’arrivo della bella stagione.
“Una notizia positiva” commenta il presidente di Coldiretti Sondrio Sandro Bambini: “Si parla di prevenzione e sicuramente anche nella nostra provincia gli allevatori possono essere più sereni in previsione della prossima primavera: un’intensa campagna vaccinale è anche un ottimo ausilio contro una più estesa diffusione della Blue Tongue”.
Beduschi ieri era nella vicina provincia di Lecco accompagnato dal consigliere regionale Giacomo Zamperini: affrontati anche altri temi di particolare interesse per l’ambito, con interventi ad hoc e riconoscendo la strategicità del presidio agricolo in un comprensorio-sentinella come quello montano: si è evidenziata anche la necessità di interventi per contrastare i cambiamenti climatici e agire sul problema del dissesto idrogeologici.
Lo scorso mese l’assessore Beduschi era stato in visita nelle aziende valtellinesi, evidenziando altri punti chiave per lo sviluppo dell’agricoltura alpina, fra cui il superamento del digital divide - specie in alta montagna e in alpeggio - assicurando connessioni veloci e accelerando la digitalizzazione delle imprese; inoltre, modulare l’attività di gestione dei reflui zootecnici tenendo conto delle esigenze delle imprese montane e valorizzando l’utilizzo del digestato e la trasformazione in biogas, nell’ottica di un’economia circolare; infine, ma non ultimo, sburocratizzare un settore per renderlo nuovamente attrattivo per i giovani e valorizzare le produzioni casearie anche sui mercati internazionali, a partire dalle più identitarie

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