L'ultima devastante grandinata che ha colpito la provincia di Sondrio non ha risparmiato neppure le coltivazioni di mirtilli, distruggendo tra il 40 e il 70 per cento del raccolto nelle zone di media valle. E' quanto emerge dalle prime rilevazioni effettuate sul territorio nei dieci giorni successivi alla tempesta di ghiaccio del 11 luglio scorso. È stata persa la produzione di circa dieci ettari sul totale dei diciassette coltivati tra Ponte in Valtellina, Sondrio e Postalesio.
In pratica il maltempo ha colpito più del 25 per cento dell'intera coltivazione in Valtellina, dove si stima che siano 38 gli ettari già in produzione con questa coltura sempre più diffusa sul territorio.
“Negli ultimi dieci anni – spiega Luca Folini, ricercatore della Fondazione Fojanini – si è assistito a una costante crescita delle superfici dedicate a questi piccoli frutti. Quest'anno, ad esempio, si contano circa 12 mila nuove piante in tutta la Valtellina. Ogni anno si producono 456 tonnellate di mirtilli per un valore di oltre 2 milioni di euro”.
La raccolta è iniziata a giugno e proseguirà per tutta l'estate. La qualità si conferma buona così come la richiesta sul mercato: al dettaglio un chilo di prodotto è venduto intorno ai dieci euro. Povero di calorie, ricco di vitamina C e di fibre, il mirtillo è apprezzato per le sue proprietà benefiche: protegge i vasi sanguigni e aiuta a contrastare il diabete.