5 Giugno 2014
Convegno La tutela del consumatore in tempo di crisi

Focus sulla produzione agroalimentare

 All’interno del Convegno “La tutela del consumatore in tempo di crisi - Focus sulla produzione agroalimentare” organizzato dalla Camera di Commercio di Sondrio il 5 giugno, la Coldiretti ha portato il proprio contributo con un importante intervento del VicePresidente Nazionale Ettore Prandini e Presidente Regionale Coldiretti Lombardia, sottolineando l’importanza dell’agricoltura nella tutela del territorio che vuole anche dire tutela del consumatore.

Il settore agroalimentare è in continua espansione, ma la contraffazione del Made in Italy raggiunge un volume di 60 miliardi di Euro a fronte di 34 di esportazione.
Abbiamo portato il Made in Italy in Europa ed anche per quanto riguarda le politiche agricole comunitarie si è fortemente agito sulla distintività  delle agricolture e delle  produzioni dei singoli Paesi membri.
“I nostri non sono interessi delle lobby, ma interessi dei cittadini” ha affermato il VicePresidente Nazionale Ettore Prandini.

Gli altri interventi sono stati quelli del Presidente e del Segretario della Camera di Commercio di Sondrio dr. Emanuele Bertolini e dr. Marco Bonat che hanno illustrato quanto la Camera di Commercio fa per la tutela del consumatore e l’importanza del Marchio Valtellina e l’intervento del rappresentante delle Associazioni dei Consumatori, Nunzio Buongiovanni, Presidente ADOC Lombardia e VicePresidente del Comitato Regionale Consumatori e Utenti che ha illustrato l’attività svolta dalle stesse.


Ettore Prandini Vicepresidente Nazionale Coldiretti e Presidente Coldiretti Lombardia
durante la relazione "La valorizzazione della produzione agricola nazionale e il contrasto alle contraffazioni ed alle frodi alimentari" - sotto Approfondimenti dell'intervento


I relatori da sinistra Angelo Mariani della CCIAA di Sondrio, Emanuele Bertolini Presidente della CCIAA di Sondrio, Ettore Prandini Vicepresidente Nazionale Coldiretti e Presidente Coldiretti Lombardia, Nunzio Buongiovanni, presidente ADOC Lombardia e vicepresidente del Comitato Regionale Consumatori e Utenti

Approfondimento

Spesa locale e filiera agricola:
più sicurezza e qualità del cibo

Contro la crisi, in Italia vola la spesa green che raggiunge un fatturato record di quasi 20 miliardi nel 2013, in aumento del 65% rispetto all’inizio della crisi nel 2007, con sempre più italiani che mettono nel carrello prodotti locali. Spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, sulla base del Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente proclamata dall’Onu.

Quindici milioni di italiani nel 2013 hanno fatto la spesa dal contadino nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente e un fatturato complessivo della spesa a chilometri zero stimato in 3 miliardi di euro – spiega Prandini - Sono oltre novemila in Italia le  fattorie, botteghe e mercati che aderiscono alla rete promossa dalla Fondazione Campagna Amica della Coldiretti dove si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore. In provincia di Sondrio abbiamo 70 punti di Campagna Amica fra spacci in cascina, farmers’ market e agriturismi. I mercati degli agricoltori promuovono la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del mangiare locale per tagliare i trasporti riducendo le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio.

Positivo è anche bilancio per gli acquisti di alimenti biologici con un fatturato che sale  a 3,1 miliardi con un aumento dell’8,8 per cento dei consumi nel corso del 2013 durante il quale ben il 45 per cento di italiani hanno messo cibi biologici nel carrello regolarmente o qualche volta secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. L’Italia conta sul maggior numero di produttori biologici in Europa con 49.709 operatori certificati tra produttori, preparatori e distributori, in crescita del 3% su base annua, e una superficie coltivata di oltre un milione di ettari.

A fare però la parte del leone negli acquisti green degli italiani è sono però senza dubbio i prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica (Dop/Igp)  tutelati dall’Unione Europea sulla base di uno specifico disciplinare di produzione che garantisce il legame territoriale e contribuisce a mantenere le tradizioni e la biodiversità nelle zone di origine.

In ogni caso – spiega Prandini – la migliore garanzia per i consumatori e per il sistema economico italiano inizia dalla trasparenza, sia sulle materie prime utilizzate per le produzioni sia sulle importazioni dall’estero. E’ necessario partire dalla libera informazione sugli alimenti e un primo passo, afferma, è stato realizzato con la decisione del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin di togliere il segreto su tutte le importazioni agroalimentari dall’estero: “Quei dati sono stati sempre riservati e non si capisce perché. Non si tratta certo di segreti militari: sapere chi sono gli importatori e che alimenti importano rappresenta solo un vantaggio per i consumatori e per la democrazia”. Considerato che due prosciutti su tre in Italia sono di origine straniera o 3 litri di latte su 4 e nessuno, fra i consumatori lo sa perché non viene indicato in etichetta. Si tratta di un giro d’affari enorme sviluppato sulle tasche dei consumatori e delle aziende agricole.

Infatti le importazioni agroalimentari in Italia hanno raggiunto la cifra record di 40 miliardi di euro nel 2013 con un aumento del 20 per cento dall’inizio della crisi nel 2007 a oggi, mentre nello stesso periodo sono più che triplicate in Italia le frodi a tavola con un incremento record del 248 per cento del valore di cibi e bevande sequestrati, grazie all’attività dei NAS, perché adulterate, contraffate o falsificate. Senza dimenticare che l’82 per cento degli allarmi alimentari che si sono verificati in Italia  e registrati dall’autorità di controllo europea – spiega la Coldiretti - sono stati provocati da prodotti a basso costo provenienti dall’estero.

Nel 2013 in Italia – spiega la Coldiretti - sono stati sequestrati beni e prodotti per un valore di 441 milioni di euro soprattutto con riferimento a prodotti base dell’alimentazione come la carne (25 per cento), farine pane e pasta (15 per cento), latte e derivati (9 per cento), vino ed alcolici (7 per cento), ma anche in misura rilevante alla ristorazione (18 per cento) dove per risparmiare si diffonde purtroppo l’utilizzo di ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni. Diverse le truffe rischiose per la salute dei consumatori scoperte, dalla carne trattata con ione solfito per renderla rossa  e sanguinolenta all’olio extravergine sostituito con quello di soia o colorato per farlo apparire più verde, fino al pesce marcio trattato con un additivo per farlo sembrare fresco.

RASSEGNA STAMPA

LA SICUREZZA IN AGRITURISMO: COME ORIENTARSI NEL LABIRINTO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA

CORSO "LA SICUREZZA IN AGRITURISMO: COME ORIENTARSI NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA"

CORSO FORMAZIONE HACCP

FORMAZIONE, CORSO HACCP - MARZO 2024

A SONDRIO… SPESA A DOMICILIO CON CAMPAGNA AMICA!

Le realtà della provincia di Sondrio che effettuano consegna a domicilio dei prodotti agricoli

Leggi l’ultima newsletter di Coldiretti Sondrio

Clicca qui per leggere l'ultima newsletter di Coldiretti Sondrio

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi